“Partecipa al Piano – Firenze, 15 Ottobre 2024”

L’innalzamento dell’aspettativa di vita è sempre stata un’aspirazione dell’umanità. Adesso che è divenuto una possibilità concreta, grazie ai progressi della medicina, a comportamenti più adeguati nell’alimentazione e negli stili di vita questa dovrebbe essere considerata una buona notizia. Invece in campo politico e nella cassa di risonanza dei mass media si pone l’accento sui rischi per la tenuta del sistema da quello pensionistico a quello socio-sanitario. Creando così preoccupazione in tutta la popolazione anziana.

Ad esempio, l’anno prossimo la generazione dei c.d. boomers raggiungerà gli 80 anni. Cronicità, non autosufficienza, fragilità avranno una conseguente e progressiva crescita. Ebbene, senza allarmismi, dobbiamo attrezzarci per rispondere in modo efficace a tal nuovo scenario. Diamo atto alla Regione che si sta muovendo in questa direzione. Ma riteniamo che si debbano incrementare finanziamenti e interventi di fronte a una situazione in progressiva accelerazione. Il punto di partenza è che il sistema sanitario pubblico deve essere in grado di rispondere con tempestività ad ogni bisogno, ferma restando, ovviamente, l’attenzione sull’appropriatezza.

Auspichiamo, quindi, un forte abbattimento delle liste di attesa in tempi molto brevi. Inoltre abbiamo rilevato che al superamento di una certa età gli anziani non sono più invitati a fare importanti screening oncologici di massa. Il che li costringe a farli a pagamento (e non si capisce perché loro debbano pagare… Oltre a tutto è un brutto effetto sul piano psicologico perché dà la sensazione di essere ormai “scarti”).

Poi, oltre agli aspetti strettamente sanitari noi riteniamo che ci si debbano ampliare gli interventi dell’infermiere di famiglia, istituto molto utile sia sul versante sanitario ma anche per gli aspetti sociali specie per gli anziani soli o ammalati.

Inoltre riteniamo che si debbano dare incentivi economici anche per il ricorso alle badanti (con specifici corsi di formazione) affinché il ricovero nelle Rsa sia solo l’ultima chance e l’anziano possa vivere il più a lungo possibile nel proprio domicilio. In tale ottica dovrebbe essere previsto un bonus badante per le persone con reddito medio-basso Infatti, per persone con invalidità o con età molto avanzata dobbiamo pensare a un’assistenza continuativa H24; la spesa diviene consistente e spesso non sostenibile da anziani soli.

Quindi è necessario un intervento pubblico.

Riteniamo importante anche monitorare la situazione di anziani che rinunciano a curarsi. In base alle statistiche, fortunatamente la Toscana è fra le Regioni con percentuale più bassa in questa tipologia, ma anche da noi sono un numero significativo. Perciò riteniamo prioritario abbattere le liste di attesa per consentire l’accesso in tempi utili al servizio sanitario pubblico e potenziare la costituzione delle Case di comunità dove ancora non ci sono.

Un altro aspetto economico anch’esso importante. Varie agevolazioni, sussidi, sconti sono legati a limiti di reddito così bassi che riguardano solo povertà estreme che avrebbero bisogno di ben altre misure di sostegno. Negli ultimi anni l’inflazione ha rialzato la testa. Quindi anche questi limiti andrebbero rivisti e adeguati in modo che possano usufruirne anche persone a reddito basso, che stentano ad arrivare a fine mese ma che sono esclusi perché, per tali agevolazioni, sono considerati “abbienti”.

Da ultimo prendere in considerazione la situazione di persone incapienti che non possono detrarre spese sanitarie di una certa consistenza. Sappiamo che la competenza è dello Stato ma chiediamo alla Regione di fare proposte per correggere questa situazione.

FAP ACLI FIRENZE