All’età di 92 anni ci ha lasciato Vittorio Giovani, Segretario provinciale della Fap Acli di Grosseto, storico dirigente delle Acli e noto esponente politico e sindacale molto attivo nell’area grossetana.

In passato abbiamo avuto occasione di parlare del suo libro autobiografico “ La meraviglia della memoria “. Un lavoro di ampio respiro che unisce vicende pubbliche e familiari in un vasto scenario storico, addirittura nell’arco di tempo di quasi un secolo!

La personalità coinvolgente di Vittorio emerge da questo racconto dal fascino genuino, storie di un tempo passato ma non dimenticato, come ha scritto Hubert Corsi nella prefazione: storie vissute che scorrono lineari e coinvolgenti con immagini che riaffiorano e riprendono colore e vita nell’intensa rivisitazione di fatti e di affetti, luoghi, tradizioni, abitudini, sensibilità che con questo libro si liberano dalla polvere del “tempo“.

Giovani, in questo libro racconta al nipote le vicende di un passato vissuto intensamente tra gli incarichi politici come dirigente della DC, gli impegni lavorativi e la vita familiare.

Riferisce molti aneddoti, alcuni come il Congresso Nazionale DC del 1965 quando insieme ad altri esponenti passò una serata conviviale con Fanfani, altri legati all’attività nella parrocchia di Murci, poi i ricordi dell’alluvione che colpì Grosseto nel 1966

contemporaneamente a quella di Firenze.

Inoltre, l’intensa attività nel sindacato degli elettrici e nelle Acli.

Narra al nipote i giorni della gioia ma anche i drammatici momenti del dolore e gli ideali veicolati da una passione politica che aveva punti di riferimento in De Gasperi, Fanfani e La Pira. fino all’epoca nostra ancora all’insegna del percorso di fede e di ideali di

solidarietà, di giustizia sociale e il suo interesse per la conservazione e la valorizzazione

del nostro patrimonio culturale. “La meraviglia della memoria“, appunto.

La sua capacità di guardare al passato con gli occhi del presente e quindi di vivere al passo con i tempi emergeva anche nelle lunghe conversazioni telefoniche che ho avuto con lui e nelle quali constatavamo quanto fosse importante analizzare la storia sia perché è parte di noi, sia come insegnamento per il futuro, come esempio per le nuove generazioni della passione civile di chi ha vissuto gli anni intensi della ricostruzione, dell’affermazione dei valori della Costituzione repubblicana, dell’impegno civico e di quello aclista nel sociale.

Proprio da queste conversazioni sono nati i progetti della Fap Acli regionale toscana e della Fap Acli fiorentina per la conservazione della memoria e ritengo che sia giusto dedicare  il progetto regionale al ricordo di Vittorio Giovani.