Le aggressioni a medici, infermieri e altri operatori sanitari e le devastazioni degli ospedali sono inconcepibili eventi criminosi che ormai stanno divenendo quotidiani e in ogni parte della Penisola.

Che i pronto soccorso siano intasati lo sappiamo tutti. Ma questo va fatto presente con prese di posizione e con manifestazioni civili. La violenza non è un atto di denuncia. E’un crimine. E per di più è perpretato verso coloro che non hanno alcuna responsabilità della situazione del sistema sanitario.

Questi episodi non sono degni di un paese civile. Tanto più che la sanità è il più importante servizio pubblico e deve avere la massima considerazione. Ma ancora di più si deve sottolineare l’impegno e la dedizione degli operatori sanitari che non riguarda solo periodi eccezionali come quello del Covid ma è quotidiano, come tutti noi che siamo utenti del servizio sanitario, possiamo constatare.

Esprimiamo solidarietà al personale della sanità e facciamo un appello a Governo e Parlamento perché adottino provvedimenti immediati ed efficaci per far cessare questa ondata di violenze e far tornare fiducia e serenità in questo settore così cruciale per tutti noi.