Da sabato 28 settembre fino a sabato 10 ottobre, si svolgeranno sul territorio toscano 14 eventi in occasione della “Giornata mondiale della salute mentale 2024”.

Il programma, promosso dal Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, è stato presentato in una conferenza stampa. Tra questi sabato 28 settembre a Lucca, col convegno “Salute mentale nel post pandemia. Diritti, soggettività e comunità” che si terrà dalle 9 alle 13 nel Palazzo Ducale, a cui parteciperà lo stesso presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni.

Seguirà il 4 ottobre il convegno organizzato a Firenze insieme all’associazione Nuova Aurora, “Il lavoro nella Salute Mentale”, tema che la WFMH ha lanciato per la Giornata Mondiale della Salute Mentale 2024.

Il 10 ottobre a Pisa si terranno la giornata di studi “La Salute mentale diritto universale”, in collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa, e la Marcia per il benessere psicofisico. Lo stesso giorno anche a Lucca l’evento in collaborazione con le scuole della città “Qui c’è odore di manicomio” e la Marcia lungo le Mura. A Prato invece l’iniziativa “La musica per il benessere mentale”, organizzata delle associazioni Diapsigra, Pangea, Polisportiva Aurora, Linguaggi, con la partecipazione dei ragazzi delle scuole medie superiori.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Enrico Sostegni, presidente della commissione Sanità del Consiglio egionale, Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, Galileo Guidi, presidente del Coordinamento Toscano delle Associazioni di Salute Mentale, Chiara Pellitti, delegata dal Coordinamento per la Federazione Mondiale della Salute Mentale WFMH.

“Il 10 ottobre è una giornata simbolo – ha affermato Enrico Sostegni – che richiama l’attenzione della politica, delle istituzioni, dei cittadini e delle associazioni sul tema della salute mentale. Negli anni Settanta si è assistito a una importante rivoluzione di civiltà in questo campo, che oggi ha bisogno di esser corroborata. Per questo è necessario che il sistema sociosanitario, oggi in affanno, riconosca quanto è importante continuare a investire in salute mentale”.

Tre i temi al centro del programma degli eventi nei territori: la salute mentale nella società multiculturale, la salute mentale sul posto di lavoro, il disagio mentale nelle nuove generazioni. Come ha spiegato Galieo Guidi, presidente del Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale, a cui aderiscono 35 sigle presenti in tutte le province della regione, “abbiamo organizzato un convegno a Lucca, il 28 settembre, dedicato al tema della salute mentale nella società multiculturale: ci rendiamo conto che le nostre comunità stanno cambiando e, laddove i servizi sono in grado di rispondere alla multiculturalità, funzionano meglio per tutti”. “Altro tema a cui teniamo molto – ha evidenziato – e su cui molte associazioni, in particolare a Pisa, Prato e Lucca, si stanno impegnando, è il lavoro con i ragazzi delle scuole superiori: cerchiamo di coinvolgere gli studenti e di stimolarli affinché siano loro, in prima persona, a discutere del disagio giovanile che li coinvolge”.

Chiara Pelletti ha spiegato la genesi nella giornata, istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale e dall’OMS, che “ha lo scopo di promuovere iniziative legate al benessere mentale e di combattere stigma e pregiudizio”. “In Toscana – ha detto – le associazioni organizzano tantissimi eventi, come le marce in tutte le province. E poi l’iniziativa “l’Italia si illumina di verde”: promossa nel 2020 nella nostra regione dal Coordinamento Toscano, si è estesa a livello nazionale. Dopo la pandemia è aumentato il numero di persone affette da questi disturbi. E’ dunque ancora più importante che se ne parli e che la politica ascolti. Dobbiamo tutti prenderci carico del benessere dei cittadini”.

Sempre il 10 ottobre, alle 12, tutti i dipartimenti di salute mentale del Paese “da Bolzano fino a Palermo – come ha spiegato Fabrizio Starace – si collegheranno su una piattaforma virtuale per dare un segnale forte, univoco, sulla necessità di un intervento sistemico sulla salute mentale”. “La salute mentale è un bene comune – ha evidenziato – al quale dobbiamo restituire l’importanza che merita. Occorrono atti concreti che rafforzino il sistema di cura oggi è in grave difficoltà. Oltre a richiedere una più pressante azione a livello nazionale, è importante che in ciascun contesto regionale si attivino misure nella direzione del rafforzamento. I nostri servizi non hanno bisogno di tecnologie sofisticate, ma di professionisti in numero sufficiente e con motivazioni adeguate”.