La Fap Acli di Firenze esprime preoccupazione per l’allarme lanciato 19 associazioni nazionali del coordinamento dei gestori dei servizi di assistenza socio sanitaria circa i gravi problemi causati alle Rsa dal rincaro dell’energia nel 2022.
Nell’appello firmato da queste organizzazioni (da Confcooperative – Federsolidarietà e Confcooperative Sanità) si legge che questa situazione può rivelarsi drammatica per molte realtà della Toscana. Chiusure di strutture e perdite di posti di lavoro – prosegue l’appello -, sono ormai prossimi e servono interventi efficaci in tempi brevi e senza indugi”.
I firmatari dell’appello osservano che la recente decisione del governo di stanziare 120 milioni a favore degli enti di terzo settore che gestiscono servizi e strutture per anziani, disabili e persone svantaggiate va nella giusta direzione, ma non può bastare per i difficili mesi che ci aspettano. In queste strutture non è infatti possibile abbassare il riscaldamento negli ambienti né effettuare altri risparmi, che andrebbero ad incidere irrimediabilmente sulla qualità dell’assistenza alle persone.
“La spesa per l’energia è una spesa per la salute. Per garantire i servizi le strutture dovranno adeguare le rette, in alcuni casi ferme da più di 10 anni. Se le Regioni non offriranno il proprio sostegno, i costi peseranno inevitabilmente sulle spalle delle famiglie e, di conseguenza, sui Comuni che dovranno sostenere le famiglie più bisognose”.