“Sono felice di accogliervi mentre state celebrando il vostro ottantesimo anniversario.
È una storia lunga e ricca, che testimonia il vostro impegno e la vostra dedizione nel servizio
alla comunità“ ha detto Papa Francesco all’incontro con le Acli al quale ha partecipato
anche un gruppo di dirigenti e soci della Fap Acli di Firenze, guidato dal Segretario
provinciale Claudio Barsacchi.
”Avendo ottant’anni, siete un po’ più giovani di me – ha proseguito Papa Francesco – ma il
vostro percorso è molto significativo; e questo anniversario è una buona occasione per
rileggere la vostra storia, con le sue gioie e i momenti difficili, e per esprimere gratitudine.
Ringrazio con voi il Signore che vi ha accompagnato e sostenuto lungo questo cammino,
anche ispirando tante persone che, attraverso le ACLI, hanno dedicato la loro vita al
servizio dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, degli stranieri e di tanti che si trovano in
situazioni di bisogno. Le ACLI sono un luogo dove è possibile incontrare dei “santi della
porta accanto”, che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, ma a volte cambiano
concretamente le cose, in bene!
Il Papa ha parlato del ruolo dei giovani, delle donne che spesso continuano a patire forme
di discriminazione, dei lavoratori più fragili e dei migranti “che nelle ACLI trovano qualcuno
capace di aiutarli a ottenere il rispetto dei propri diritti” e degli anziani e i pensionati che
-ha detto- troppo facilmente si ritrovano “scartati” dalla società, e questa è un’ingiustizia.
A queste persone prestate un servizio importante, che non deve soltanto restare
nell’ambito dell’assistenza, ma promuovere la dignità di ogni persona e la possibilità che
ciascuno possa mettere in campo le proprie risorse e il proprio contributo.